Ancora attacchi hacker a siti web istituzionali. La rivendicazione è arrivata puntuale sui social del gruppo Noname che, dal 17 febbraio dicono di prendere di mira l’Italia per le dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella, sul terzo Terzo Reich e la medesima volontà di conquista da parte della Russia in Ucraina.
Nei post dei pirati informatici, sono elencati i Comuni della Valle d’Aosta: Bionaz, Étroubles, Brusson, Challand-Saint-Anselme. Irraggiungibile per tutto il giorno il sito di Doues.
Questi enti locali non rientrano nel data center unico regionale gestito da Inva, precisa la società informatica inhouse della Regione. La giornata è stata più tranquilla, fanno sapere e, a ulteriore a difesa, sono stati limitati gli accessi a provider italiani.
Il direttore generale Enrico Zanella ha avuto un incontro con l’assessore Luciano Caveri, per accelerare sulla creazione di una task force regionale di esperti di sicurezza cibernetica e valutare la richiesta di altri fondi europei, oltre a quelli già stanziati.
Ma come dobbiamo interpretare i fatti di questi giorni? Lo abbiamo chiesto all’esperto Alessandro Curioni.
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