[acspro] [CRUmbria-News] “Sostegno alle imprese esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica”


(AGENPARL) – Roma, 13 Marzo 2025

(AGENPARL) – gio 13 marzo 2025 La mozione della minoranza (prima firmataria Agabiti-FdI) rinviata in
Commissione su richiesta di Lisci (Pd) e dell’assessore De Rebotti.
Proposta condivisa dagli stessi firmatari che hanno chiesto però tempi brevi
per la trattazione
(Acs) Perugia, 13 marzo 2025 – La mozione sul “sostegno alle imprese
esercenti la vendita della stampa quotidiana e periodica”, sottoscritta da
Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Matteo Giambartolomei (FdI), Enrico
Melasecche (Lega), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza, Andrea Romizi (FI) e
Donatella Tesei (Lega), è stata rinviata in Commissione per approfondimenti.
La decisione dell’Aula ha fatto seguito alla richiesta del consigliere
Stefano Lisci (Pd) e dell’assessore Francesco de Rebotti, accolta dai
proponenti.
La mozione chiede all’Esecutivo regionale, come ha sottolineato Agabiti
illustrando il documento, di “rifinanziare la legge regionale n.12/2020,
come prima azione di contrasto al fenomeno delle chiusure, estendendo
progressivamente la misura di sostegno economico alle imprese esercenti la
vendita della stampa quotidiana e periodica all’intero territorio regionale,
con particolare attenzione ai 59 Comuni delle aree interne, poiché territori
più fragili e per questo maggiormente a rischio spopolamento e perdita di
servizi. Di valutare le eventuali modifiche normative e individuare le
necessarie risorse per predisporre bandi dedicati a sostegno dei percorsi di
riconversione e trasformazione delle edicole, sempre salvaguardando la
funzione fondamentale e primaria di vendita di quotidiani, riviste, giornali,
prodotti editoriali. ​La chiusura di questi esercizi all’interno delle
nostre città e dei nostri borghi – ha detto Agabiti – si è
progressivamente accentuata con il passare degli anni. Le edicole non possono
essere considerate mere attività commerciali poiché da sempre costituiscono
un punto di riferimento per le comunità e un presidio di democrazia
all’interno dei quartieri e dei piccoli centri. Esse, attraverso la vendita
di quotidiani, riviste, giornali, prodotti editoriali contribuiscono alla
tutela della libertà di informazione, di stampa e alla circolazione di
informazioni, pensieri e idee”. Agabiti ha anche ricordato che “il
Governo nazionale è in procinto di varare, entro questo mese, un nuovo Dpcm
che stanzia complessivi 17 milioni di euro a favore delle edicole e dei
distributori”.
INTERVENTI
Stefano Lisci (Pd): “La necessità di un sostegno concreto a queste imprese
è un tema anche a noi molto caro e per questo la Regione, in questi primi
mesi di legislatura, ha avviato una attività di monitoraggio e di analisi
dei dati. La crisi dell’editoria, in particolare della carta stampata, ha
di fatto contribuito a determinare la chiusura di tantissime rivendite di
giornali in tutta l’Umbria. Queste chiusure, oltre ad impoverire il tessuto
sociale, culturale ed economico, hanno determinato ripercussioni gravissime
anche sul fronte occupazionale e messo in ginocchio l’intera filiera, in
cui si colloca anche la distribuzione. La crisi dell’editoria e della rete
di vendita ha portato a un’enorme contrazione dei posti di lavoro: circa
200 se ne sono persi in seguito alla chiusura di aziende editoriali e
distributori locali. Ancora più pesante è il dato direttamente collegato
alla chiusura delle edicole, che ha comportato la perdita di circa 600/700
posti di lavoro, tra full time e part time. Servono quindi interventi
straordinari per mitigare gli effetti della crisi e fronteggiare le tante
criticità presenti. Per questo non credo sia sufficiente un mero
rifinanziamento della legge regionale 12/2020, che ha rappresentato
certamente un segnale importante, ma che rischia di limitarsi a uno spot,
poco efficace e insufficiente a fronteggiare un fenomeno di così grave e
diffusa portata. Propongo di aprire un ragionamento serio e costruttivo in
Commissione, partendo da dati certi e reali per costruire un percorso che
porti a misure di supporto più capillari ed efficaci”.
Laura Pernazza (capogruppo FI): “Appoggiamo convintamente la mozione
perché consapevoli del ruolo e dell’importanza di queste attività che
stanno soffrendo un po’ ovunque. Le edicole rappresentano un presidio
importante, ma anche di salvaguardia di cultura che va sostenuto. Questa
Giunta, attraverso il piano triennale di indirizzo strategico del commercio
può adottare tutti gli strumenti più opportuni affinché possano essere
delineati tutti gli aspetti necessari. Crediamo che il rifinanziamento della
legge sia particolarmente importante, anche se dovrebbe rappresentare
soltanto l’inizio di più importanti interventi. Su queste attività si
può agire anche con strumenti agevolativi, come ad esempio l’esenzione
dall’Imu, ma anche attraverso un finanziamento regionale in questo senso.
Importante sarebbe anche modificare gli attuali indirizzi regionali che
prevedono la possibilità di vendita all’interno della struttura solo fino
ad un massimo del 30 per cento di prodotti diversi da quelli editoriali. Una
maggiore diversificazione di vendita potrebbe aiutare le edicole a
sopravvivere, tutto questo magari insieme a crediti di imposta e a sostegni
di tipo fiscale. Serve però un segnale immediato per scongiurare la chiusura
di queste attività”.
Francesco De Rebotti (assessore regionale): “La legge regionale 12/2020
includeva i comuni del cratere che possono essere oggetto di finanziamento di
30mila euro. L’avviso per l’anno in corso è scaduto l’11 marzo.
Apprendiamo con favore l’emanazione a breve di un Dpcm con incentivi per le
edicole, per gli esercizi commerciali che hanno punti vendita dedicati e sia
per i distributori. Consapevoli delle difficoltà di queste imprese riteniamo
opportuno inserire modifiche normative per la riconversione e trasformazione
con eventuali rifinanziamenti del sostegno all’interno di un più ampio
ragionamento in merito alla revisione del Testo unico in materia di
commercio. Un tema che ha bisogno di una rivisitazione al fine di una
riqualificazione con i criteri della modernità. Le politiche di sostegno,
per questo comparto, devono essere multifattoriali mirando non solo a
compensare il calo delle vendite cartacee, ma anche a favorire la transizione
digitale e garantire il loro ruolo sociale e culturale. Le edicole vanno
rafforzate come pilastri della distribuzione dell’informazione, assicurando
loro la sostenibilità economica ed il loro adattamento ai cambiamenti del
mercato. Potrebbe essere importante l’esenzione Imu soprattutto per quelle
che operano in territori marginali e con bassissimi margini di profitto.
Potrebbero essere attivati contributi per l’adeguamento degli spazi di
vendita che incentiverebbe le edicole a rinnovarsi ed offrire servizi
aggiuntivi alla comunità, come vendita di prodotti locali, servizi di
pagamento ed altro, anche eliminando alcuni blocchi percentuali presenti.
Importante una rete di collaborazione tra gli edicolanti umbri per creare un
consorzio che permetta di abbattere i costi chiamati a sostenere. Tutto
questo deve andare comunque di pari passo con un’assoluta conferma dei
contributi anche per le prossime annualità. Ed anche con un ampliamento
delle possibilità di usufruirne, con riferimento alla aree interne e dei
comuni a ridosso del cratere. Facciamo riferimento ad un sistema su cui già
il commercio, ragionando in termini di distretto, sta proponendoci modelli
molto interessanti. Credo che debba essere il Consiglio regionale, attraverso
la Commissione, a mettere i contenuti all’interno del processo di revisione
e trasformazione della legge sul commercio che riguardano ovviamente anche il
comparto di cui ci stiamo occupando. Quindi auspico che il contenuto di
questa mozione possa essere approfondito in Commissione, garantendo, quando
necessario, la mia presenza”. AS/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79886

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