a rischio aziende e migliaia di posti di lavoro


“Fiducia degli imprenditori ancora in picchiata e fatturati in calo per il sesto trimestre consecutivo”, quello di gennaio-marzo 2025, mentre “la discesa della produzione raggiunge addirittura il settimo trimestre consecutivo. Per l’industria manifatturiera fiorentina stanno per chiudersi in rosso altri tre mesi, i primi del 2025”. Lo rileva l’ufficio studi della Camera di commercio che, “come concause del perdurare della crisi, vede aggiungersi il caro energia e in prospettiva la guerra dei dazi scatenata dall’amministrazione Usa”.

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La flessione è in gran parte ascrivibile all’andamento ancora pesantemente negativo del comparto moda (pelle, abbigliamento, calzature), che nell’area fiorentina conta su 6.500 imprese e 40mila dipendenti nella sola area produttiva, esclusa quindi la distribuzione, e che già nel 2024, in base ai dati del Registro imprese della Camera di commercio, “ha visto la cessazione”, nell’area della provincia di Firenze, “di 428 aziende e solo 271 nuove iscrizioni con un saldo negativo di oltre 150 unità”.

“In pre-chiusura si stima per il primo trimestre del 2025 una frenata tendenziale di produzione e fatturato del manifatturiero fiorentino rispettivamente del -4,7% e del -0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Tutta in rosso la produzione nel 2024: -5,1% il primo trimestre, -7,2% il secondo, -4,5% il terzo, e di nuovo -5,1% il quarto rispetto agli stessi periodi dell’anno prima. La media annuale è deI -5,5%”, fa sapere la Camera di Commercio di Firenze.

Le prospettive non fanno sperare in un’inversione di trend per i prossimi mesi. “Il deterioramento ciclico degli ultimi due trimestri era nelle attese degli imprenditori fiorentini e potrebbe proseguire, dal momento che il manifatturiero rischia di subire maggiormente, rispetto ad altri settori economici, il deterioramento delle prospettive a seguito dell’introduzione delle misure protezionistiche statunitensi e delle conseguenze che potrebbero derivarne”, spiegano gli specialisti dell’Ufficio studi della Camera di commercio.

Il quadro negativo impatta anche sugli investimenti, “che speravamo in ripartenza e che invece sembrano destinati a rimanere al palo. La valutazione negativa per il primo semestre 2025 da parte degli imprenditori fiorentini in termini di aspettative è dovuta anche ad un rinvio degli investimenti già programmati per l’anno in corso”, si spiega ancora.

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Sulle cause della contrazione del manifatturiero fiorentino “incidono il rallentamento di alcuni mercati internazionali di riferimento, le incertezze geopolitiche che comprimono i consumi, una diversa propensione della spesa delle famiglie. Le difficoltà dell’industria – si afferma in proposito sempre dall’ufficio studi di Camera di commercio – riflettono chiaramente l’intonazione della domanda internazionale, ma anche il fatto che la componente positiva del ciclo dei consumi è prevalentemente intercettata dalle attività dei servizi e che una quota dei consumi destinata a beni, come i prodotti del sistema moda, si è nettamente ridimensionata in termini strutturali”. (Foto da pixabay.com)



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